La teoria che la salute si mantenga meglio ricorrendo al valore benefico delle arti e della musica potrebbe sembrare un’idea da hippie, nata a ridosso della New Age o figlia di qualche strano santone orientale.
In realtà, però, nel lontano 1827, il libro tutto italiano “Medicina senza medico” riportava: “Lo spirito ha bisogno (…) di essere accarezzato più che governato: egli è un bambino che rinasce alla vita, e bisogna fornirlo di distrazioni dolci e piacevoli, togliendogli la noia colla musica, coi giochi, con gli spettacoli, e così via”.
Quasi duecento anni fa, insomma, l’idea circolava già: la convalescenza si accorcia se ci si circonda di cose belle e divertenti, e le malattie guariscono prima.
Ne sanno qualcosa i professionisti di Motiva, che da anni mettono al centro del loro lavoro la salute delle donne, e che promuovono uno stile di vita sano sia prima che dopo gli interventi di mastoplastica con le protesi da loro prodotte, di ultima generazione.
A casa Motiva si incoraggiano pazienti presenti e future a staccare dalla vita quotidiana, cercando modi per coccolarsi e prendersi cura di sé, precedentemente o successivamente alla propria operazione. Una parte importante di questo percorso di cura passa proprio attraverso la musica e, anche se dal 1827 in avanti ne è passata di acqua sotto i ponti, gli esperti sono unanimi: ascoltarla fa bene, e non solo alla mente.
Quale musica fa meglio al corpo?
Ognuno di noi ha gusti diversi, ed è difficile consigliare un solo genere che sia più adatto di altri.
La musica classica, se si vuole andare sul sicuro, è preferita addirittura nelle sale operatorie. Scegliere alcuni compositori piuttosto di altri può avere effetti collaterali sorprendenti: Mozart, per esempio, aiuterebbe a studiare.
Anni fa dalla McGill University (USA) uno studio aveva evidenziato i benefici della musica di Rihanna e di quella di Taylor Swift, che ovviamente possono non piacere a tutti.
Le interpreti femminili, tuttavia, sembrano essere le più indicate nei casi di convalescenza dopo un “ritocchino” e in genere in quelle circostanze dove il decorso post-operatorio risulta essere un po’ più delicato: da Janet Jackson a Whitney Houston, da Madonna alle nostre Elodie, Elisa o Francesca Michielin, c’è una connotazione di empowerment nella loro musica che incoraggia le donne a prendersi cura del proprio corpo, ad affermare la propria individualità, a ritagliarsi del tempo per se stesse. Casualmente, gli stessi valori di Motiva.